Quoto Il confusissimo Jub. Premettendo, ad onor del vero, che anche io mi sento Italiana ed Europea però, prima, Sarda. Perchè? La motivazione è semplice. Abbiamo avuto una storia che ci ha portati ad attraversare mille difficoltà, abbiamo sopportato mille dominazioni, abbiamo sofferto così tanto che l'attaccamento alla nostra terra è diventato un qualcosa di profondo, viscerale ed intenso. Pensa che io vivo a Milano per motivi di studio e quando penso a casa mi viene la pelle d'oca e ho i brividi lungo la schiena. Non c'è niente che possa sostituire il nostro mare, il sole con quel calore unico - che puoi trovare di nuovo solo nel cuore della nostra gente -, la natura incontaminata, il profumo di mirto selvatico delle nostre campagne e l'aria pulita e sana. Non chiederti perchè ci si sente prima Sardi che Italiani: chiediti, piuttosto, perchè molti di quelli che vengono in vacanza, e colgono appena un barlume di quel grande mistero che è la nostra isola, vorrebbero appartenervi.
Allora la domanda giusta non è"perchè in Sardegna ci si sente più orgogliosi ad esser Sardi che ad esser Italiani". Dovresti piuttosto chiederti qual è la tua identità. Perchè, nel bene o nel male, coloro che sostengono queste idee sanno chi sono. Ma tu lo sai? Dici che l'unico legame che hai con la Sardegna sono i parenti: e ti pare niente! Le tue origini sono lì. E'la terra che ha dato i Natali ai tuoi. Se non fosse stato così, tu non saresti esistita. Va beh... lasciamo stare: è inutile ed ingiusto cercare di convincerti di idee che non ti appartengono. Però lascia che ti dica un'ultima cosa. E' vero che in inverno non c'è molto, però è troppo facile stare fermi a criticare e vivere passivamente la realtà attuale: bisogna avere il coraggio, la forza e la volontà di cambiare il corso degli eventi. Il futuro siamo noi: se non vanno bene le cose, dobbiamo fare tutto ciò che è in nostro potere per modificarle. E'troppo comodo sentirsi Sardi solo per una stagione all'anno.
Cioè... per te, la Brigata Sassari non conta? Il fatto che due Presidenti della Repubblica (Segni e Cossiga) fossero Sassaresi (oltre a vari capi ministri e un capo di partito), quindi Sardi, non ti importa? Come vedi abbiamo un ruolo notevole.
Curioso che tu dica che la terra non dà niente. perchè tra Israele e Palestina c'è una disputa per"un pezzo di terra" che dura dalla notte dei tempi. E, dato che citi Roma, ti ricordo che, all'epoca dell'Impero Romano, eravamo definiti"il granaio di Roma". Indi per cui, se non ci fossimo stati noi a produrre grano per Roma, non so se sarebbero riusciti a sopravvivere tranquillamente... (senza togliere niente alla città, per carità) Le stesse cose che tu pensi di Roma, altri le pensano della Sardegna. E'solo una questione di punti di vista. E, con tutto il rispetto, non credo che tu conosca a fondo la storia della Sardegna, altrimenti non diresti che non ti emoziona. Poi, scusa, quali sono le emozioni che l'Isola ti dà in estate? Vedere tanti turisti sulle spiagge ed in giro? Mah...
Io non ho detto che lo dobbiamo fare anche noi: ho solo obiettato che per la maggioranza delle persone non è così. Non è solo questione di passioni: se ti dicessero di andare a vivere all'estero e non tornare mai più a Roma lo faresti? Non credo. Perchè per te rappresenta qualcosa. Ad ogni modo, non è che io sono appassionata più alla storia della Sardegna perchè adoro anche la storia del nostro Paese (specie le varie vicende che hanno portato all'unità d'Italia). E' solo che la mia casa, le mie origini, il mio cuore sono in Sardegna. E credo, se permetti, di essere di vedute abbastanza aperte, dato che sono andata a studiare in un'altra regione (mentre, se come dici tu fossi stata attaccata ad una"zolla di terra", non l'avrei fatto).
Tra l'altro, quella del grano era solo un'obiezione, mica il fulcro del mio pensiero! Però credo che non sia corretto dire che l'avrebbero preso altrove, dato che avevano un impero molto esteso eppure si"rifornivano"aldilà del mare. Se erano tanto ricchi come dici(che, peraltro, è giusto), avrebbero potuto impiantare delle colture lì da loro. Ma non l'hanno fatto. Perchè? Evidentemente in Sardegna c'erano le condizioni adatte ad ottenere una qualità ottima. Poi non è che decidemmo noi di dare loro il grano: eravamo sotto il dominio romano quindi la libertà di scelta non era molta.
Comunque io non sto criticando le tue idee, sto solo cercando di spiegarti che c'è chi la pensa diversamente da te e ciò che per te non ha valore, per qualcun'altro significa moltissimo.
E mi permetto di farti notare che hai"glissato"sul mio riferimento alle"emozioni estive". =)
Mi spiace ma hai ancora glissato: io ti ho chiesto che emozioni ti suscita in estate. Continui a non rispondere. Non è vero che non vedo quello che voglio perchè, come tu stessa hai detto, se era questione di comodità vuol dire che, effettivamente, un ruolo lo avevamo anche noi. Poi non è che la terra dà qualcosa per via di ciò che succede in Palestina: quello era un esempio per dimostrarti che, al contrario nostro, c'è chi veramente è ATTACCATO alla terra. Io sono molto affezionata alla Sardegna. Non ci rinuncerei di certo, anche se vivo fuori per dieci mesi l'anno. Però ogni volta che ritorno, appena inizio ad intravedere i contorni dal finestrino dell'aereo, ho un sorriso stampato in faccia. E'più forte di me. Eppure non mi succede lo stesso quando torno a Milano, sebbene sia una città che mi piace, checchè ne dica la gente.
Amo la mia regione, la mia terra. Quando sento qualcuno che la loda mi si gonfia il cuore dall'orgoglio perchè penso che io ho la fortuna di appartenervi.
Non è campanilismo, è fierezza.
Se fossi stata convinta che la Sardegna non è Italia, probabilmente non sarei ancora qui a scrivere. Invece credo fermamente che siamo parte dell'Italia ma che abbiamo anche una nostra identità da non sottovalutare. Ci sarà un motivo se siamo una delle 5 regioni a statuto speciale!
Dimenticavo di dire che la storia sarda non mi emoziona solo perchè è la mia regione, bensì per la storia in sè e per sè. Pensa che mi emoziono anche quando parlo con qualcuno della storia della Sicilia e della sua lotta contro la mafia, delle Foibe, dei deportati e di tante altre cose. E'la storia del mio Paese. E'la motivazione per la quale sono così, per la quale SIAMO così. E'il nostro passato e ci ha dato questo presente. E sono convinta che, aldilà del mare, delle spiagge e dell'estate, abbiamo molto da offrire.
E non è passione: è Amore. Con la A maiuscola. Passione può essere, ad esempio, quella che ho per il pianoforte e che, magari, un altro ha per la chitarra o per la lettura o per altre cose del genere. Se fosse stata solo passione, non me la sarei presa a cuore. Sebbene, come ti ho detto, non cerchi di convincerti ma solo di farti capire il mio pensiero come io capisco il tuo.