Domanda:
Lo sapevate che non e' affatto vero che l' uomo nel 1969 atterro' sulla luna e che tutte le scene del
Nel blu dipinto di blu
2008-01-12 11:41:38 UTC
falso atterraggio lunare furono segretamente filmate dagli americani in uno studio cinematografico sul pianeta Marte per ingannare la gente?
31 risposte:
2008-01-13 02:12:52 UTC
Se ne sente parlare da decenni ma a me pare che non ci fosse alcuna prova di questa messa in scena, che fra l'altro mi sembra assolutamente inutile, non ci ho mai creduto. Poi mi spieghi come facevano ad avere uno studio cinematografico su Marte, se non erano neppure riusciti ad andare sulla Luna???
Khaos
2008-01-12 20:06:33 UTC
Purtroppo è tutto vero.

Tristemente, la ragione per la quale il viaggio su Marte sembra dover essere sempre rimandato è che anche quello doveva essere finto. Avevano allestito un mega set su Plutone, ma da quando l'hanno declassato a pianeta nano gli astronauti si rifiutano di girare le scene
?
2008-01-12 20:12:04 UTC
Hai ragione!

Infatti stanno già allestendo il nuovo set su Giove per quando fingeranno d'atterrare su Marte!
LU
2008-01-12 19:46:26 UTC
Certo che lo so, c'è anche un film (di cui non ricordo il titolo) piuttosto vecchio sull'argomento...



Comunque non è nemmeno vero che è stato Bin Laden a far saltare le torri gemelle: sono stati gli americani che non trovavano pretesti per invadere il medio-oriente!
Alex R
2008-01-12 19:45:52 UTC
ahahahah!

seconodo me cmq sulla luna non ci sono mai stati... e tantomeno su marte!

P.S. ti accendo una stellina per la simpatia! ;)
vitamina.A.1958
2008-01-12 20:15:24 UTC
In effetti su Marte hanno creato una nuova metropoli interamente dedicata al cinema e alle riproduzioni televise. Ecco perchè cetri effetti speciali vengono cosi bene, talmente bene da sembrare realistici
blackrose10
2008-01-12 19:46:53 UTC
L'avevo sentito anche io.. pare che gli americani invidiosi delle conquiste spaziali della russia dato che c'era anche la guerra fredda (il primo uomo nello spazio, la prima donna nello sapzio, il primo cane nello spazio, il primo satellite nello spazio.. tutta roba russa!!) hanno montato lo sbarco sulla luna per avere qualcosa di cui vantarsi anche loro.. non so se sia vero ma secondo me gli americani ne sarebbero più che capaci!! ciao :)
.
2008-01-12 20:02:11 UTC
il pesante dubbio.. lo ho.... :)
Zymo
2008-01-12 19:53:42 UTC
è vero è vero!

era un set su marte e si può anche riconoscere perchè ingrandendo di 10X un fotogramma si riesce a vedere un marziano che fa ciao con la manina!!
snu
2008-01-12 19:50:37 UTC
Io continua a pensare che ci sono stati,anche perché tanto, la cosa a me non cambia certo la vita. Non ero neanche nata.Anzi,non ero neanche nei più lontani pensieri dei miei genitori nel 1969.
.......
2008-01-12 19:50:20 UTC
Effettivamente qualche dubbio c'è però..... Marte!!!???? è una battuta?? ...perchè inscenare l'allunaggio se erano su Marte........ Era una conquista migliore e sulla luna ci sarebbero andati nei week end..... L'idea era che il set fosse nel deserto dove c'era il vento...
oberyn
2008-01-12 19:47:06 UTC
sarò stupido: make significa studio cinematografico sul pianeta marte?
er dottore
2008-01-12 19:52:10 UTC
per vedere se è vero devi andare lì e vedere se stanno tutti gli oggetto lasciati lì, per esempio il L.E.M.. ciao
LuXcilla
2008-01-12 19:45:29 UTC
a che scopo?
Alien Inside ORIGINAL
2008-01-12 21:04:30 UTC
Questa è una storia che ho già sentito......Personalmente ritengo che ci siano già poche cose vere nella vita, almeno quella lasciamola stare e crediamoci, tanto che differenza fa?

Sai che si dice che l' attacco alle torri gemelle non sia stato organizzato da Bin Laden ma bensì sia stato organizzato dal governo stesso degli Stati Uniti???

Questo è molto più grave che dici????
° ฬเภ ° iиcαvσℓαtα иeяα!!
2008-01-12 20:18:12 UTC
E' una voce che girava..



tutta invidia russa!



Io premierei Eros solamente per il copia-incolla megagalattico!!
2008-01-12 19:55:25 UTC
cosi dicono.
Ms Grey, ottimo direi! ♀ LGTB ♂
2008-01-12 19:45:24 UTC
Effettivamente lo sapevo, boooooooooh!
?
2014-08-31 09:16:23 UTC
La domanda risale a 7 anni fa, quindi è vecchissima, ma visto che ancora compare nelle "Domande correlate" ho pensato di scrivere per fornire un po' di informazioni utili a chi delle missioni spaziali non sa assolutamente niente e può ancora capitare qui.



Chi dice "Non siamo mai stati sulla Luna" è un totale ignorante. Nessuna persona con cervello funzionante al mondo sostiene quelle teorie, nessun astronomo, nessun ingegnere o geologo, o pilota o fisico o comunque scienziato. Solo dilettanti allo sbaraglio che pubblicano i loro stracci di video su YouTube o nei siti complottisti e sono convinti di essere dei gran volpini.



Di materiale sulle imprese spaziali ne esiste a tonnellate, a migliaia di giga, non basterebbe una vita per consultare tutto.





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Qui c’è moltissimo materiale, rapporti, progetti, documenti, manuali tecnici, i dialoghi degli astronauti, audio, molti filmati, e tutte le foto:

http://www.hq.nasa.gov/alsj/frame.html



Più di 17.000 foto delle singole imprese Apollo con le descrizioni:

http://www.hq.nasa.gov/office/pao/History/alsj/picture.html

6468 sono state scattate sulla superficie Lunare, le altre in orbita e durante la preparazione.



Qui c’è un piccolo "slideshow" con il catalogo a bassa definizione di tutte le foto scattate, può servire per avere un’idea veloce, e per cercare i numeri di catalogo da usare poi in altri archivi:

http://www.lpi.usra.edu/resources/apollo/slideshow/70mm/

Meglio scegliere Bandwidth -> High per averle a dimensioni appena più grandi.



Tutti i rullini in pagine tipo "provini fotografici"

http://www.lpi.usra.edu/resources/apollo/catalog/70mm/

utili per trovare i numeri di catalogo e poi cercare le...



Foto ad alta definizione:

http://www.apolloarchive.com/apollo_gallery.html

(cliccare su Full Hasselblad Magazines per trovare tutti i rullini)



La pagina di Wikipedia con le "Prove indipendenti sull'allunaggio dell'Apollo"

http://it.wikipedia.org/wiki/Prove_indipendenti_sull'allunaggio_dell'Apollo



Le pagine con le foto scattate dalla sonda LRO che dal 2009 orbita attorno alla Luna e che sta mappando con un dettaglio altissimo tutta la superficie lunare, in vista di nuove esplorazioni. Ha iniziato inviando immagini a una definizione di 1 metro per pixel, poi è scesa di quota e ne ha fatte migliaia a 50cm/pixel. Nel 2012 è scesa ancora e il dettaglio è arrivato a 25cm/pixel.

Oltre a crateri, vallate, montagne… ha ripreso anche tutti rottami rimasti sulla Luna, quindi ciò che resta delle missioni Apollo e di tutte le sonde americane e russe.



LROC Featured Sites (i siti degli allunaggi Apollo e di altre sonde)

http://featured-sites.lroc.asu.edu

LROC Browse Gallery (le migliori foto della superficie lunare, regolarmente aggiornate)

http://wms.lroc.asu.edu/lroc_browse



Infine consiglio di leggere "Luna, sì ci siamo andati", un libro in PDF di Paolo Attivissimo, scaricabile gratuitamente da qui:

http://complottilunari.blogspot.it/2010/03/luna-si-ci-siamo-andati-faq.html



Qui ci sono i filmati dell'Apollo 11 in formato HD:

http://moonscapemovie.blogspot.it/p/la-versione-piu-recente-di-moonscape-in.html
topolinik (fuori dai mondi)
2008-01-12 23:29:27 UTC
Hai appena rivisto "capricorn one"?

:-D
CapitanFede85
2008-01-12 21:44:30 UTC
può essere......

c'e d'aspettarsi di tutto dagli americani...!

esaltati....!
2008-01-12 21:05:31 UTC
Vedo che in parecchi si sono accorti dello scherzo.....

d'altra parte difficile scoprirlo visto che tu invii dall' Enterprise.
♫☼Anna B☼♀♪♫ Free Tibet
2008-01-12 20:38:42 UTC
Avevo sentito dire che c'erano stati dei problemi di ripresa sulla Luna, per cui avevano rifatto la scena in uno studio (sulla Terra). Se ricordo bene, nel filmato trasmesso ci sarebbero delle incongruenze che riguardano le ombre degli oggetti. Ma non avevo sentito parlare di studi cinematografici sul pianeta Marte.
marta b
2008-01-12 20:14:03 UTC
Non lo so e comunque è stata una trasmissione storica ed indimenticabile, ma mi domando: a che pro andare su Marte?

Non facevano prima ad allestire uno studio in Usa come per il film Missione Apollo? Quindi io rimango della mia sciocca idea che l"UOMO" sulla Luna ci sia stato che sia americano russo o cinese non mi interessa!
Cucciolina Illusa
2008-01-12 19:47:51 UTC
si ma nn è sicuro...han trovato delle registrazioni ma possono benissimo exere delle prove fatte per annunciare meglio un esempio così importante... o magari è vero ed è stata una presa per il .... xo' in questo modo hanno eviatato una possibile terza guerra mondiale ( il cui inizio era appunto la guerra fredda)





nn ti so dire...forse non lo sapremo mai, ma è stato un evento cmq: lo sbarco sulla luna o l'aver evitato una guerra mondiale :)
2008-01-12 19:45:21 UTC
è vero e basta!
mirco_92
2008-01-12 19:46:29 UTC
voglio quella cosa ke hai preso tu!
ryuu2207
2008-01-12 19:45:37 UTC
*______*
puffskein
2008-01-12 19:50:34 UTC
non mi sorprende, dato che vogliono anche farci credere che le torri gemelle siano veramente state abbattute con un attacco terroristico!

Guardate Report!
BimbaPiccola_coccolona
2008-01-12 19:45:52 UTC
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Eros M
2008-01-12 11:50:10 UTC
Le principali prove presentate dai complottisti sono:



Nelle foto mancano le stelle!



Eh già, perché alla NASA sono così cretini che nel ricostruire in studio l'allunaggio si sono dimenticati di metterci le stelle. Ma per favore! Soltanto chi non sa nulla di fotografia o si è fatto rintronare dai complottisti può sostenere un'argomentazione così ridicola.



Le stelle non si vedono nelle foto (ma gli astronauti le vedono) sulla Luna perché non si devono vedere. E' questione di tecnica fotografica di base.



Le stelle sono fioche rispetto al suolo fortemente illuminato dal sole. Per fare le foto senza sovraesporre il suolo, bisogna chiudere molto il diaframma dell'obiettivo e far entrare poca luce. Facendo entrare poca luce, però, non si fa entrare la luce fioca delle stelle. Ergo le stelle, nelle foto della superficie lunare, non si vedono.



Se le si vuol vedere, bisogna aprire il diaframma della macchina fotografica, nel qual caso però si sovraespone il suolo (diventa tutto bianco). Solo che agli astronauti interessava fotografare il paesaggio della Luna, non le stelle, per cui hanno esposto la pellicola per il tempo che serviva per fotografare correttamente il suolo.



Se non ci credete, andate fuori di notte, quando ci sono fuori le stelle, e cercate di fotografare il panorama illuminato della città insieme alle stelle. Scoprirete che non si può. Se esponete correttamente la foto in modo da vedere i dettagli della città, le stelle scompaiono; se esponete la foto in modo da far vedere le stelle, la città è fortemente sovraesposta.



E se neppure questo vi convince, date un'occhiata alle foto fatte nello spazio dagli astronauti italiani dello Shuttle: anche lì non ci sono stelle. Anche gli italiani fanno parte del complotto?

L'unica sorgente di luce sulla Luna è il sole e non c'è aria per diffondere questa luce. Quindi le ombre devono essere nerissime. Come mai quando gli astronauti sono in ombra, sono invece visibili lo stesso, come se ci fosse una seconda sorgente di luce? Sono state usate le lampade dello studio cinematografico per rischiarare le ombre!



Avete mai notato che la Luna è visibile in cielo? Ebbene, è visibile perché riflette la luce. Siccome la superficie della Luna è riflettente (poco, ma comunque sufficiente a creare una gran bella Luna piena), le zone in ombra degli oggetti che si ergono sulla superficie lunare sono semplicemente rischiarati dal riverbero proveniente dalla superficie stessa.

Tutte le foto sono nitidissime e ben inquadrate, eppure gli astronauti non erano in grado di portare la macchina fotografica agli occhi per mirare.



In realtà oltre alle foto in circolazione ci sono migliaia di foto sottoesposte, sovraesposte, mosse, sfocate e mal inquadrate, che però non vengono quasi mai mostrate, proprio perché fanno schifo. Sono comunque disponibili per la consultazione: cercate su Internet alla voce “Apollo Lunar Surface Journal“, oppure visitate http://www.clavius.org/photoqual.html, da cui ho tratto questi esempi:



[foto difettosa]

AS12-46-6715





[foto difettosa]

AS16-105-17220



[foto difettosa]

AS17-138-21028





[foto difettosa]

AS17-140-21351



[foto difettosa]

AS12-46-6738





[foto difettosa]

AS16-112-18273



Gli astronauti delle prime missioni lunari avevano la fotocamera agganciata sul petto e quindi miravano "a spanne", ma usavano un obiettivo grandangolare, con il quale è difficile sbagliare la mira. Nelle missioni successive le fotocamere furono dotate di mirino e di un teleobiettivo da 500 mm, e gli astronauti potevano impugnarle e comporre agevolmente l'inquadratura.



Inoltre la forte illuminazione sul suolo lunare riduce i problemi di messa a fuoco, perche consente di chiudere molto il diaframma, cosa che come i fotografi ben sanno crea una profondità di campo (intervallo di distanze tutte contemporaneamente a fuoco) molto estesa.

Ci sono immagini della stessa scena con e senza il modulo lunare. Quindi hanno riciclato i fondali.



Sulla Luna non c'è aria, quindi non esiste il graduale offuscamento atmosferico che ci indica che un oggetto è lontano. Inoltre non ci sono oggetti familiari (alberi, case) che diano il senso delle dimensioni. Infine, l'orizzonte sulla Luna è molto più vicino che sulla Terra, ed è a soli 2,4 km.



Di conseguenza, quelle che sembrano essere collinette vicine sono in realtà montagne situate a diversi chilometri dal punto di allunaggio, viste da punti diversi, che non cambiano aspetto appunto a causa della grande distanza alla quale si trovano.



E' come fotografare il Vesuvio da due punti separati da qualche centinaio di metri: il vulcano avrà lo stesso aspetto, ma le case in primo piano saranno "scomparse". Eppure non mi risulta che il Vesuvio sia un fondale finto.

La bandiera americana sventola, come se ci fosse aria. Ma sulla Luna non c'è aria.



La bandiera “sventola” soltanto quando l'astronauta la scuote. Quando la molla, dondola un po', come è giusto che faccia anche un oggetto leggero in assenza d'aria, ma poi non si muove più.



Guardate bene i filmati, se non ci credete. Vi sfido a trovare un solo filmato in cui la bandiera sventola mentre non viene toccata. Anche sulla Terra si può far “sventolare” una bandiera in assenza di vento: basta darle una bottarella.

In alcune foto le crocette nere che suddividono l'immagine in riquadri sono coperte dagli oggetti. Quindi le foto sono state ritoccate!



foto di crocette as16-107-17446Quando si fotografa un oggetto filiforme scuro contro uno sfondo chiaro e luminoso, l'oggetto filiforme tende a scomparire inghiottito dal chiarore circostante: è un fenomeno ben noto ai fotografi.



E' più difficile da descrivere che da fare, ma provate a fotografare un capello o uno spago o altro oggetto sottile, messo a fuoco ma in ombra, contro una parete bianca illuminata dal sole di mezzogiorno (che è solo una pallida imitazione del contrasto ben più intenso presente sulla Luna, dove non c'è atmosfera). Otterrete lo stesso risultato che si vede nelle foto lunari.



Guarda caso, nelle foto degli astronauti le crocette nere (fiducials o reseau marks) mancano soltanto in corrispondenza di oggetti di colore chiaro fortemente illuminati e quasi sovraesposti. Addirittura ci sono foto in cui le crocette nere mancano "a intermittenza", perché sono solo in parte davanti a uno sfondo molto luminoso. Oltre alla foto mostrata qui accanto (dettaglio della foto AS16-107-17446), trovate altri esempi presso http://www.clavius.org/photoret.html.

Le ombre hanno direzioni diverse, invece di essere parallele, come se ci fossero due sorgenti di luce. I riflettori dello studio cinematografico!



Se davvero ci sono due sorgenti di luce, come mai nelle foto non ci sono anche due ombre per ogni oggetto? Basta guardare una partita di calcio in notturna per rendersi conto che se ci sono due sorgenti di luce, tutti gli oggetti devono formare due ombre.



Anche sulla Terra, di giorno, le ombre possono avere direzioni diverse: hanno la stessa direzione soltanto se cadono su superfici disposte nello stesso modo. E sulla Luna, mancando ogni riferimento (oggetti familiari di dimensione nota) che indichi la pendenza del terreno, è molto facile non accorgersi che una zona è inclinata rispetto a un'altra, come nella foto qui accanto.



E poi c'è la prospettiva, che tende a far convergere le linee parallele. Se l'obiettivo è un grandangolare, la convergenza delle linee (e quindi delle ombre) è ancora più marcata.



Provare per credere: guardate le vostre foto dell'album di famiglia. Sicuramente ne troverete qualcuna con le ombre "sbagliate". La questione è chiarita in dettaglio su Clavius.org, da cui traggo queste foto, nelle quali si nota la convergenza delle ombre dovuta all'obiettivo, sia sulla Luna, sia sulla Terra:



C'è una lettera C su un sasso in una foto! E c'è una lettera C sul terreno accanto al sasso! Sono i riferimenti dello scenografo!



Scusate, ma che senso avrebbe etichettare dei sassi di scena con una singola lettera? E' un sistema di etichettatura che permetterebbe soltanto ventisei oggetti. Un po' pochi per un set che deve ritrarre la Luna, la cui superficie è costellata di sassi, sassi e ancora sassi.



E come farebbe la "C", se fosse davvero tracciata su un lato inclinato di un sasso ruvido e irregolare, ad avere una forma così sorprendentemente regolare dal punto di vista di sbieco dal quale la si guarda in questa foto?



La "C" sul sasso è in realtà un pelucco, presente nelle copie ma non negli originali. Lo si vede chiaramente ingrandendo l'immagine, come nel dettaglio mostrato qui sotto. Presumibilmente il pelucco si è attaccato alla pellicola durante una delle tante duplicazioni delle foto originali (ricordate che questa è fotografia chimica, nella quale le copie non si fanno duplicando un file di computer, ma rifotografando la fotografia).



La foto originale (senza pelucco) è catalogata come AS16-107-17446 e la trovate ad alta risoluzione qui. In quest'originale si vede bene che la "C" sul terreno è un semplice solco nella polvere.



C'è anche da considerare una singolare coincidenza: la "lettera" trovata sul sasso è proprio una di quelle a curva o linea semplice che un pelucco forma spontaneamente. Non è, per esempio, una K o F o H o M o A.

Come mai in alcune foto si vede chiaramente l'antenna sullo zaino degli astronauti, mentre in altre non si vede affatto?



Perché l'antenna non era una di quelle telescopiche a forma di astina, come quelle delle nostre radio: era una banda metallica rigida, dipinta di bianco su un lato e di nero sull'altro.



Vista di taglio o dal lato scuro, si vede meno o sparisce nelle foto; vista dall'altro lato o di piatto, riflette bene la luce. Semplice. Qui accanto ne vedete un paio di foto, tratte da Clavius.org.

Come mai in alcune foto scattate sulla Luna non si vedono le tracce, nel suolo lunare, delle ruote del veicolo semovente (Lunar Rover) né davanti né dietro ai pneumatici, mentre si vedono molto bene le impronte delle suole degli astronauti?



Perché gli assistenti di scena si sono dimenticati di tracciarle, è chiaro! Hanno sollevato il Rover per metterlo in posizione nello studio cinematografico, ma si sono scordati di creare l'impronta delle ruote nel suolo. Che sbadati! Fregati da un dettaglio così banale.



Scherzi a parte, ci sono varie ragioni per questa assenza di tracce di ruote.



* In alcune foto, le tracce sono state coperte dalle impronte degli astronauti, che spesso scendevano dal veicolo e ci giravano intorno. In un caso hanno dovuto anche riparare un parafango, quindi immaginatevi quanto ci avranno lavorato intorno, eliminando di conseguenza con le proprie impronte ogni segno precedente delle ruote.

* In altre foto, quelle riprese in zone più elevate, il veicolo si trovava su un terreno coperto da uno strato di polvere poco profondo, per cui le ruote hanno lasciato impronte tenui, che però sono visibili nelle foto ad alta risoluzione.

* Il Lunar Rover era un veicolo estremamente leggero, e sulla Luna le cose pesano un sesto che sulla Terra. Per cui quando gli astronauti volevano fare curve strette o inversioni a U, sollevavano letteralmente un'estremità del Rover e lo giravano.



Ecco qualche foto chiarificatrice.

Come è possibile che le pellicole abbiano resistito a differenze di temperatura così grandi, e per di più nel vuoto assoluto?



E' proprio il vuoto assoluto il loro miglior alleato, lo stesso vuoto che funziona così bene nei thermos. Il calore nel vuoto non si propaga per conduzione/convezione, ma soltanto per irradiazione. Non c'è aria calda che scaldi gli oggetti. Per scaldarsi, un oggetto deve essere esposto direttamente a una fonte di calore, per esempio il Sole.



Pertanto il lato esposto al sole della fotocamera si scalda, ma quello in ombra si raffredda, ma fra fotocamera e pellicola c'è poco trasporto di calore, perché dentro la fotocamera c'è il vuoto, proprio come in un thermos. Il calore si propaga per conduzione soltanto nei pochi punti di contatto fra corpo della fotocamera e pellicola. Inoltre le fotocamere erano trattate in modo da avere superfici riflettenti, che come tali respingevano gran parte del calore ricevuto dal sole.



I complottisti citano spesso dai libri di astronomia temperature lunari estreme, che sarebbero impossibili da sopportare per la pellicola (oltre 100 gradi al sole, oltre 100 gradi sottozero all'ombra). Dimenticano, però, di far notare che queste temperature si riferiscono al suolo dopo quattordici giorni continui di esposizione al Sole o di assenza di Sole (tanto durano, infatti, il giorno e la notte lunari). Se il suolo lunare ci mette due settimane di esposizione al Sole per raggiungere cento gradi e rotti, è abbastanza evidente che un oggetto collocato sulla Luna per qualche ora (la fotocamera durante una passeggiata lunare) non si scalda subito fino a queste temperature.



Fra l'altro, i luoghi e gli orari degli allunaggi sono stati scelti in modo da avere luce radente e quindi temperature del suolo molto più basse di quelle massime citate nei libri di astronomia, per cui l'unica fonte di calore per irraggiamento era il Sole.



In pratica, la pellicola, isolata grazie al vuoto e protetta grazie alla superficie riflettente della fotocamera, doveva reggere temperature paragonabili a quelle di un deserto terrestre. E tutti sappiamo che persino i turisti riescono a fare le foto alle piramidi egizie.

E le radiazioni delle fasce di Van Allen? Avrebbero dovuto uccidere gli astronauti e velare la pellicola!



La questione della relativa pericolosità delle radiazioni delle fasce di Van Allen è spiegata molto chiaramente da un esperto in italiano qui.



Trovate qui qualche dato concreto sulle radiazioni nello spazio e specificamente nella zona più pericolosa, appunto le contestate fasce di Van Allen, che sono state attraversate molto rapidamente dagli astronauti Apollo. Da questa fonte emerge che i dati scientifici sulle radiazioni spaziali devono essere veritieri, altrimenti anche i satelliti automatici non funzionerebbero e verrebbero fritti. Il link indica fonti scientifiche che contengono questi dati.



Per quanto riguarda le radiazioni sulla Luna, l'astronomo Phil Plait documenta in "Bad Astronomy: Misconceptions and Misuses Revealed, from Astrology to the Moon Landing 'Hoax'" (John Wiley & Sons, ISBN 0-471-40976-6) che i dosimetri portati dagli equipaggi Apollo rilevarono un dosaggio cumulativo circa pari a una radiografia al petto, ossia 1 milligray. La dose media è risultata inferiore a 1 rem, pari alla radiazione prodotta dall'ambiente che si riceve, al livello del mare, in tre anni.



In altre parole, una missione lunare di pochi giorni come quelle Apollo comporta radiazioni complessivamente equivalenti a una radiografia o a tre anni di vita sulla Terra.



La Nasa dichiara, nel Mission Report dell'Apollo 11, che la dose totale di radiazioni misurata dai dosimetri e ricevuta dagli astronauti fu compresa fra 0,25 e 0,28 rad, al di sotto dei valori significativi dal punto di vista medico:



"The total integrated, but uncorrected, doses were 0.25, 0.26, and 0.28 rad for the Commander, Command Module Pilot, and Lunar Module Pilot, respectively. The Van Allen Belt dosimeter indicated total integrated doses of 0.11 rad for the skin and of 0.08 rad for the depth reading during the entire mission. Thus, the total dose for each crewman is estimated to have been less than 0.2 rad, which is well below the medically significant level."



(pagina 12-3, paragrafo 12.2.4 del Mission Report)



Un ulteriore approfondimento è disponibile in "Biomedical Results of Apollo".



L'articolo "Missione impossibile?" della rivista Le scienze del luglio 2006, scritto da Eugene N. Parker, maggior esperto mondiale di gas interplanetari e di campi magnetici, riporta una tabella dei valori in in rem all’anno assorbiti da un essere umano ipoteticamente presente alla quota corrispondente:



Livello del mare





0,02 - 0,04



1500 metri





0,04 - 0,06



3000 metri





0,08 – 0,12



12000 metri (jet)





2,8



Orbita terrestre bassa





10



Fasce di Van Allen





1500



Superficie lunare





7 – 12



Spazio interplanetario





13 – 25



Spazio interstellare





30 – 70



Nessun complottista è stato finora in grado di smentire documentatamente questi dati o di dimostrare che queste dosi di radiazioni sono sufficienti a velare le pellicole (che ricevettero dosi ancora minori di radiazioni rispetto agli astronauti, essendo protette in appositi involucri).

Negli archivi della Nasa ci sono foto ritoccate, quindi sono tutte false!



Certo che ci sono foto ritoccate. Ma il ritocco è puramente estetico e non arriva mai alla falsificazione. Anche le foto di Naomi Campbell sui giornali sono ritoccate per rimuovere le imperfezioni della sua pelle, ma questo non vuol dire che il fotografo non ha immortalato Naomi e l'ha sostituita con la sua portinaia.



Molte foto lunari sono state inquadrate male o riprese storte. Questi errori di composizione sono stati corretti nelle versioni pubblicate da libri e riviste; talvolta le crocette (fiducials o reseau marks in inglese) vengono rimosse col fotoritocco, ma sul sito della NASA sono disponibili scansioni dei fotogrammi intatti originali che permettono di notare le modifiche. Non c'è nulla da "nascondere".



Per esempio, una delle più celebri immagini del primo sbarco sulla Luna è da sempre ritoccata piuttosto pesantemente per ragioni estetiche: la vedete qui sotto in una delle versioni abitualmente utilizzate.



[immagine di Aldrin ritoccata]



[foto aldrin originale]Confrontate quest'immagine con la versione originale pubblicata su un sito della NASA e mostrata qui accanto.



Come vedete, l'inquadratura è stata "stretta" per portare in primo piano l'astronauta, e soprattutto nella versione normalmente circolante mostrata sopra è stata aggiunta una fetta di cielo per ottenere una foto più bilanciata. Quindi i ritocchi ci sono, ma non sono quelli che pensano i complottisti.



Fra l'altro, bisogna che questi complottisti si decidano: o dicono che le foto sono fatte in studio, e allora non si capisce perché ci sia stato bisogno di ritoccarle (bastava rifarle); oppure dicono che le foto sono ritoccate, ma allora questo implica che sono autentiche. Volete mettervi d'accordo una buona volta?



Quest'immagine è interessante anche da un altro punto di vista: tecnicamente è una delle peggiori in assoluto. Innanzi tutto è paurosamente storta, e poi è composta male, senza lasciare spazio sopra la testa dell'astronauta (che rischiava di finire decapitato, come nelle foto dei peggiori dilettanti).



Non pensate che se fosse stata preparata in studio avrebbero fatto di meglio? In realtà questa foto conferma le difficoltà di ripresa degli astronauti, che soprattutto nelle prime missioni lunari non potevano portare la fotocamera al viso per prendere la mira: la fotocamera era fissata al petto, e gli astronauti prendevano la mira spostando il corpo.

Come hanno fatto gli astronauti a scattare così tante foto in così poco tempo? Sono troppe! Quindi sono stati "aiutati".



Questa è la teoria sostenuta, per esempio, da Jack White presso Aulis.com. White afferma (fra le altre accuse) che gli astronauti dell'Apollo 11 hanno fatto uno scatto ogni 15 secondi ("Apollo 11........one photo every 15 seconds") durante la loro passeggiata lunare.



Tuttavia lui stesso dice che la passeggiata è durata 151 minuti e che le foto scattate durante la passeggiata sono 121. I dati sono i suoi, diamoli per buoni per amor di discussione.



Un conto elementare dimostra che 121 foto in 151 minuti non sono "una foto ogni 15 secondi", ma meno di una foto al minuto.



Come fa White ad arrivare a 15 secondi? Facile: introduce un valore "arbitrario" (lo chiama lui così) di due ore da sottrarre a causa delle altre attività degli astronauti durante l'escursione: "Let's arbitrarily calculate a MINIMUM time for these tasks and subtract from available photo time".



Perché proprio due ore, e non due e un quarto, o una e mezza? White non fornisce alcuna ragione per la sua scelta di questo dato. E' molto facile ottenere risultati impossibili se si alterano i dati a proprio favore introducendo valori arbitrari.



Inoltre White evita di specificare che gli astronauti fecero molti scatti doppi: due foto fatte nello stesso punto, senza perdere tempo a riposizionarsi e riprendere la mira.



Ne vedete un esempio qui sopra: a destra Buzz Aldrin fa il saluto militare, a sinistra no, e il punto di ripresa è identico.



Gli astronauti fecero inoltre intere serie di scatti in rapida successione durante le panoramiche (c'è un filmato di una missione nella quale l'astronauta riferisce chiaramente via radio il ritmo degli scatti: "click, click, click, click"). In una panoramica si possono fare una decina di scatti in pochi secondi (provateci con la vostra macchinetta), e questo altera non poco il calcolo del tempo medio.



C'è di più. Non è chiaro se White include, nel suo conteggio, anche le foto stereoscopiche fatte dagli astronauti. Una foto stereoscopica è composta da due scatti fatti simultaneamente o a brevissima distanza di tempo. Se White li conta come due scatti separati, i suoi risultati diventano ancora più arbitrari.



White cerca inoltre di dilatare i tempi necessari per ogni scatto affermando che tutte le foto sono inquadrate con cura ed esposte perfettamente e questo richiede tempo. Basta tuttavia un'occhiata all'archivio della NASA (quello integrale di Apolloarchive.com, che contiene anche le foto brutte e sottoesposte/sovraesposte) per notare che White mente.



Tutto questo prima ancora di andare a controllare se i dati di White sono giusti: un lavoro immane che lascio a chi si ostina ad attaccarsi a ragionamenti distorti e scorretti come quelli di White.

Sotto il modulo lunare non c'è un cratere prodotto dal razzo di discesa e non ci sono bruciature.



La gravità della Luna è un sesto di quella terrestre, quindi il motore necessario per tenere librato un modulo lunare è molto, molto meno potente di quello necessario sulla Terra e quindi sposta molto meno ciò che gli sta sotto. Inoltre il modulo lunare spegneva il motore poco prima di toccare terra, quindi il suo getto agiva soltanto da una certa distanza. Non deve formarsi un cratere.



L'impatto dei gas è distribuito su una superficie ampia, ossia il fondo del cono di espansione. Inoltre va ricordato che i motori a razzo non agiscono per spinta "contro" una superficie, ma per pura reazione (è per questo che funzionano anche nello spazio, dove non c'è nulla contro cui spingere): quindi quella che conta è la spinta all'ugello o più propriamente la velocità di uscita dei gas, mentre la spinta che arriva al suolo è irrilevante e può essere assai modesta.



A parte questo, quando un elicottero atterra su una spiaggia terrestre, produce forse un cratere?



Inoltre sulla Luna non c'è aria, quindi non si produce un nuvolone di polvere: semplicemente la polvere schizza via in tutte le direzioni. E infatti in tutti i filmati degli allunaggi si vede la polvere che schizza via quasi orizzontalmente, appunto senza formare le volute che invece formerebbe in presenza d'aria, a riprova del fatto che le immagini sono state riprese nel vuoto.



Non ci sono bruciature perché il carburante è sì caldo quando esce dall'ugello, ma si disperde grosso modo in un cono nel vuoto, raffreddandosi immediatamente a causa della propria espansione. Qualsiasi gas si raffredda quando si espande; è il principio sul quale si basano i frigoriferi.

Perché non si punta un telescopio sui punti di allunaggio e si guarda se ci sono le tracce lasciate dagli astronauti?



Perché nessuno dei telescopi terrestri disponibili è sufficientemente potente da poter rilevare gli oggetti lasciati sulla Luna dagli astronauti (apparecchi scientifici, automobili elettriche usate per le esplorazioni a lungo raggio, la sezione inferiore del modulo lunare, eccetera), la cui dimensione massima è dell'ordine di qualche metro.



Il fatto che i telescopi vedano galassie lontanissime, mentre la Luna è praticamente dietro l'angolo, non deve ingannare: senza addentrarmi in calcoli complicatissimi, le dimensioni apparenti degli oggetti lasciati sulla Luna sono minori di quelle dei corpi celesti ripresi così spettacolarmente dai telescopi. Sono sì molto più lontani, ma sono anche molto, molto, molto, molto più grandi.



Un sito Nasa che raccoglie alcune delle più belle foto astronomiche in assoluto contiene una pagina che spiega il problema in questi termini: il telescopio spaziale Hubble ha uno specchio di 2,4 metri di diametro. Con uno specchio di queste dimensioni, l'oggetto più piccolo distinguibile in un'immagine di Hubble, alla distanza della Luna (pari a circa 400.000 chilometri), ha un diametro di circa 80 metri. Il modulo lunare (l'oggetto più grande lasciato sulla Luna) è circa dieci volte più piccolo, per cui per vederlo ci vorrebbe un telescopio spaziale dieci volte più grande di Hubble. La foto mostrata nella medesima pagina mostra il modulo lunare sulla Luna, ma è stata presa dalla capsula Apollo in orbita intorno alla Luna, a soli cento chilometri di distanza.



Ci sono speranze però che il Very Large Telescope o VLT (http://www.eso.org/projects/vlt), situato in Cile, ce la possa fare. Il VLT è progettato per raggiungere una risoluzione angolare di 0,001 secondi d'arco alla lunghezza d'onda di 1 micrometro, pari a un angolo di 0,000000005 radianti. Traduzione: il VLT è in grado di vedere un oggetto grande due metri alla distanza Terra-Luna. Questo dovrebbe consentire di vedere chiaramente le basi dei moduli lunari rimasti sulla superficie del nostro satellite, che misurano circa cinque metri di diametro. Secondo il Telegraph del 25 novembre 2002, alcuni ricercatori europei avrebbero proprio intenzione di eseguire quest'esperimento.



Mi risulta però che il VLT non abbia ancora raggiunto la propria risoluzione teorica: secondo un comunicato stampa riguardante un'osservazione della stella Eta Carinae, il massimo risultato sinora ottenuto è una risoluzione di 0,005 secondi d'arco, ossia cinque volte peggiore di quella teorica. La tecnica utilizzata, fra l'altro, per il momento non produce vere e proprie immagini: è interferometria, prodotta combinando in modo particolare le immagini di più telescopi (in questo caso due, distanti 62 metri), e la risoluzione indicata si ha soltanto nella direzione parallela alla linea che unisce i due telescopi; occorre combinare più telescopi allineati in varie direzioni per avere una vera e propria risoluzione bidimensionale.



Non che questo cambierebbe qualcosa per i complottisti, che anzi hanno già messo le mani avanti. Per esempio, lo stesso articolo del Telegraph riferisce che Marcus Allen, editore della rivista britannica Nexus e complottista da tempo immemorabile, afferma che eventuali immagini dei moduli lunari non dimostrerebbero comunque che gli americani misero degli uomini sulla Luna nel 1969. I moduli lunari, pare di capire, secondo lui potrebbero essere stati depositati sulla Luna da sonde automatiche. Anche le impronte degli astronauti potrebbero essere state realizzate con un dispositivo automatico, una sorta di robottino con gli stivali (non ridete).



Un altro modo per vedere dettagli così minuscoli è avvicinarsi alla Luna: e infatti è in preparazione la prima missione commerciale verso la Luna. Nel 2003 la società privata TransOrbital ha annunciato il lancio di una piccola sonda che, fra le altre attività, avrà anche il compito di fotografare ad altissima risoluzione (un metro per pixel) le zone dove sono atterrati gli astronauti statunitensi e e i veicoli teleguidati sovietici. L'annuncio è qui



La missione, prevista inizialmente per il 2003, è ora slittata ai "primi mesi del 2004" (e da allora il sito è fermo). Dubito comunque che questo metterà finalmente a tacere i superscettici: argomenteranno che anche le foto della TransOrbital sono false e create magari con l'aiuto di George Lucas.



In attesa di questa o altre ricognizioni ravvicinate, dobbiamo accontentarci delle foto scattate dalla sonda americana Clementine nel 1994, che mostrano molto vagamente la chiazza scura (indicata dalla lettera A) lasciata dall'allunaggio dell'Apollo 15. L'ubicazione della chiazza coincide esattamente con il punto dell'allunaggio, ma di certo questa non può essere considerata una prova conclusiva: è semplicemente un'indicazione della difficoltà di ottenere una foto degli sbarchi.

[foto sito Apollo 15 scattata da Clementine]



La lettera A indica la chiazza scura prodotta dall'allunaggio dell'Apollo 15 in una foto scattata dalla sonda automatica Clementine. Le lettere B e C indicano crateri formatisi di recente. Fonte: Space.com.

C'è un sacco di gente che crede che sia stata una messinscena, per cui deve essere stata una messinscena



Il fatto che ci sia una percentuale di persone che credono a una teoria non dimostra affatto che la teoria sia valida.



Un sacco di gente crede che l'evoluzione sia una bufala o crede agli UFO o al potere delle piramidi o che se metti una bottiglia d'acqua fuori della porta i gatti si confondono e non pisciano li, ma questo non rende più reale nessuna di queste ipotesi.



Comunque, secondo un sondaggio Gallup del 1999, solo il 6% degli americani crede al complotto lunare (fonte).

Se la NASA ha stanziato dei fondi per smentire la tesi del complotto, vuol dire che c'è sotto qualcosa.



Errore. La NASA aveva in effetti pensato di finanziare Jim Oberg per un libro di smentita (con soli 15.000 dollari), ma a novembre 2002 ha disdetto il progetto proprio perché c'è gente che l'avrebbe interpretato come conferma delle proprie teorie. Fonte: BBC.

Nessuno ha più messo piede sulla Luna da quel lontano 1969.



Errore. Le missioni lunari sono finite nel dicembre 1972. Fonte: NASA.

Come mai non ci provarono i russi?



Ci provarono eccome. Solo che il loro grande razzo vettore N1, progettato appositamente per la missione lunare, aveva una spiacevole tendenza a esplodere. Per cui il progetto fallì, gli americani arrivarono primi, e il piano lunare sovietico fu abbandonato. Ma la documentazione è rimasta.

Come mai Gagarin (il primo uomo in orbita) ha dedicati vie, monumenti, libri, pagine di libri di testo mentre Armstrong e compagnia ben poco, sebbene la loro impresa fosse stata epocale?



Gagarin fu il frutto di un regime che notoriamente sfruttava le occasioni di propaganda fino all'osso. E poi Gagarin è morto giovane in un incidente aereo: Armstrong, Aldrin e Collins no, grazie al cielo. Neil Armstrong ha comunque varie scuole e risorse pubbliche dedicati al suo nome. Posso fornire un elenco, se serve.



Fra l'altro, Aldrin mena ancora cazzotti storici a chi gli si avvicina e lo molesta e insulta dicendo che lui sulla Luna non ci è mai andato. C'è uno spettacolare filmato di settembre 2002 in cui Aldrin viene molestato da Bart Sibrel, noto complottista che perseguita da anni gli astronauti. Potete vedere il filmato anche su Youtube qui.



Sibrel chiede insistemente ad Aldrin di giurare sulla Bibbia che aveva camminato sulla Luna. Aldrin rifiuta. Sibrel, allora, chiama Aldrin "ladro, bugiardo e codardo"). Il settantenne Aldrin risponde stendendo il corpulento complottista trentasettenne con un pugno.



C'è chi sospetta, comunque, che il filmato non sia autentico ma che Sibrel abbia simulato il fatto che il pugno sia arrivato a destinazione. Chi di simulazione ferisce, di simulazione perisce.

Come è possibile che quasi 40 anni fa, quando non esistevano nemmeno le calcolatrici, si sia andati sulla Luna, dove di fatto non si era potuta fare nessuna prova precedente, con un regolo e dei comandi "manuali"?



Primo: le prove precedenti, di attracco e sgancio e riattracco, di rendezvous orbitale eccetera, sono state fatte eccome, nelle missioni Gemini. Prima dello sbarco sulla Luna, si è fatta la prova generale per ben quattro volte con l'Apollo 7, 8, 9 e 10 (fonte: NASA). I comandi non erano affatto manuali, ma computerizzati con supervisione umana. I computer di bordo erano molto limitati e dipendevano dai grandi calcolatori a terra.



Secondo: la tecnologia degli anni Sessanta era modesta rispetto a oggi ma comunque sufficiente. Lasciate fare agli ingegneri, senza imporre loro limiti di spesa come si fece allora, e vedrete cosa vi fanno. Esempio: il Concorde.



Terzo: i veicoli Apollo avevano comunque a bordo dei computer molto rudimentali ma sufficienti allo scopo, anche perché i computer principali erano a terra e a bordo non c'erano due fruttivendoli, ma piloti esperti rigorosamente addestrati a fare i calcoli per le manovre.



Quarto: se pensate che la tecnologia USA fosse così insufficiente, allora pensate che anche le missioni sovietiche siano bufale? I sovietici erano tecnologicamente ancora più primitivi.

Perché mai nessuno ha ritentato l'impresa?



Perché costa ed è rischiosa, dannazione, e non si spendono miliardi e rischiano vite solo per fare contenti i complottisti. A meno che, naturalmente, paghino loro e si offrano come passeggeri. Ci deve essere un motivo molto forte per rischiare e spendere pur di andare sulla Luna, e per ora, passato il prestigio politico del primo sbarco, questo motivo non c'è.

Perché mandiamo le sonde su Marte ma non ne mandiamo una a fotografare distintamente il suolo lunare, residui degli allunaggi compresi?



Sempre perché costa e non c'è motivo di farlo. Pagate voi?



Oltretutto, se anche lo si facesse, i complottisti non sarebbero comunque contenti: direbbero che le foto sono false e che comunque dimostrano solo che sulla Luna ci sono dei pezzi di veicolo spaziale ma non provano che nel 1969 ci siano stati degli astronauti. E allora che senso ha spendere tanti soldi?

Come è possibile che tutto sia andato così perfettamente liscio?



"Perfettamente liscio"? State scherzando? Su sette missioni lunari, una è fallita (Apollo 13). Tre astronauti sono morti sulla rampa di lancio (Apollo 1). Basta leggere la documentazione.



Giusto per citare alcuni esempi: il computer di atterraggio del modulo lunare dell'Apollo 11 si è piantato ripetutamente durante l'allunaggio e l'Apollo 12 fu colpita da un fulmine al decollo. Altro che "perfettamente liscio".

Ma non si possono zittire questi complottisti una volta per sempre con una prova inconfutabile?



E' una domanda sensata, ma purtroppo chi crede a queste ipotesi parte con dei preconcetti che rendono inutile ogni dimostrazione contraria. Noterete che molto spesso la gente crede al complotto semplicemente perché ha sentito dire che c'è qualcuno che ha scritto un libro in proposito. Con questi appunti non intendo certo far cambiare idea a chi crede: voglio solo fornire qualche spunto a chi vuol capire.



Una delle soluzioni più eleganti, visto che sta nascendo l'epoca dei viaggi spaziali commerciali, è caricare gli scettici su una cosmonave e portarli sulla Luna, così che possano verificare con i propri occhi. Poi, però, li lasciamo là, così la smettono di rompere l'anima e sminuire il genio, il duro lavoro e i sacrifici di chi ha lavorato ai programmi spaziali, a volte rimettendoci la vita. Perché è questo che fanno i complottisti: si sentono superiori ai comuni mortali perché loro sanno la Verità che noi poveri scemi non riusciamo a cogliere.



Ma mi sa che anche così probabilmente non ci crederebbero: penserebbero a un viaggio simulato o a qualche altra "spiegazione" strampalata. Almeno finché non vanno a fare una passeggiata all'aperto. Senza tuta spaziale, s'intende.

Le prove verificabili a favore degli sbarchi



Ci sono comunque alcuni esperimenti che si possono davvero fare, persino adesso che sono passati più di trent'anni, per dimostrare che sulla Luna qualcuno c'è andato davvero. Purtroppo non sono semplici e intuitivi come lo sarebbe guardare attraverso un telescopio, ma per chi ha un minimo di cognizione scientifica e non ha il paraocchi sono più che lampanti.

Riflettori laser



Per esempio, sulla Luna ci sono numerosi riflettori laser lasciati dalle missioni Apollo 11, 14 e 15 e anche dalle missioni automatiche sovietiche: una sorta di specchio, o più propriamente un catarifrangente, dalle proprietà simili a quelle dei cartelli stradali, che riflette intensamente la luce nella direzione dalla quale proviene. Basta puntare un fascio di luce su una zona ben precisa della superficie lunare per ottenere un bel riflesso che non potrebbe prodursi diversamente.



Purtroppo è un esperimento difficile da realizzare: non basta una luce normale, ci vuole un laser molto potente (in fin dei conti, sono quattrocentomila chilometri di distanza, mica bazzecole). Ma è realizzabile in qualsiasi momento, e anzi viene effettuato quotidianamente da numerosi osservatori per misurare la distanza Terra-Luna con estrema precisione. Se volete saperne di più, c'è un'ottima descrizione dei riflettori, con foto e mappa delle loro ubicazioni sulla Luna, presso questo sito.



In teoria i riflettori potrebbero essere stati collocati senza intervento umano sul posto, per cui questo esperimento non confermerebbe inequivocabilmente la presenza umana sulla Luna nel 1969 e negli anni successivi. Volendo fare i complottisti, l'unica prova schiacciante sarebbe il reperimento di un cadavere di astronauta sul suolo lunare. Ma di cadaveri, per fortuna, non ce ne sono, anche se c'è mancato poco.

Campioni di roccia



Ci sono anche i campioni di roccia lunare (non solo quelli americani, ma anche quelli sovietici), che basta esaminare per verificare che sono chimicamente diversissimi da ogni roccia terrestre, ma bisogna essere geologi per capirlo.



Certo potrebbero essere arrivati sulla Terra con altri mezzi, ad esempio tramite sonde automatiche. Un'altra spiegazione sarebbe data da meteoriti che hanno impattato sulla Luna e ne hanno fatto schizzare via dei frammenti, alcuni dei quali sono caduti sulla Terra: ma in tal caso avrebbero chiari segni dell'arroventamento causato dal loro passaggio ad altissima velocità attraverso l'atmosfera terrestre.



Le rocce lunari, liberamente esaminabili, non hanno segni di questo genere, e dimostrano che perlomeno un veicolo (non necessariamente con persone a bordo) è stato sulla Luna.

Filmati fisicamente impossibili



Sarebbe stato comunque impossibile realizzare in studio i filmati dello sbarco. Ci sono alcune caratteristiche fisiche dell'ambiente lunare, come la mancanza d'aria e la gravità ridotta, che non si possono duplicare sulla Terra.



* La polvere sollevata dalle ruote del Lunar Rover (l'automobilina portata sulla Luna nelle missioni successive) viene proiettata secondo un arco perfetto: se ci fosse aria, formerebbe delle volute turbinose. Questo è un effetto ottenibile soltanto nel vuoto.

* Il modo in cui gli astronauti saltellano sulla superficie lunare è realizzabile soltanto in un ambiente a gravità ridotta. Se si cerca di ricreare l'effetto usando fili o altre tecniche tipiche del mondo cinematografico, come il rallentatore, si ottiene un comportamento vistosamente diverso e rilevabile anche da un occhio non esperto.



La burocrazia



Naturalmente c'è anche l'immensa mole di dati pubblicamente consultabili: i progetti, gli schemi tecnici, il software, i piani di volo, gli archivi, gli inventari, le infinite procedure burocratiche, gli appalti, i collaudi... Tutti meticolosamente documentati e protocollati come solo un progetto governativo sa fare.



Per creare la messinscena, sarebbe stato necessario inventare di sana pianta tutto questo monumentale apparato di scartoffie, e inventarlo senza mai cadere in contraddizione. Un'impresa forse ancora più difficile che andare sulla Luna per davvero.


Questo contenuto è stato originariamente pubblicato su Y! Answers, un sito di domande e risposte chiuso nel 2021.
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