ECCO COME ISRAELE STA PERDENDO LA GUERRA
Non valgono i tentativi di riconciliazione e mediazione, non servono le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza dell'Onu e sono al momento inutili gli altri tentativi di arrivare ad una qualsiasi tregua di guerra tra Palestina e Israele. Sono trascorse due settimane dall' inizio dell'offensiva ed il primo ministro Ehud Olmert oggi ha comunicato dopo una riunione di governo che gli obiettivi militari sono stati in buona parte raggiunti e l'offensiva è nella sua fase finale ma proseguirà. Sotto questo sibillino comunicato, che significa tutto e niente, si nasconde una situazione difficile e drammatica ed il governo israeliano sta cercando di premunirsi nei confronti dei suoi cittadini per qualsiasi decisione sia costretto prendere, incluso il fatto di terminare subitaneamente l'offensiva dichiarando vittoria, ma preparandosi ad una ben più grave sconfitta.
A seguito della massiccia offensiva militare che sta mettendo in ginocchio Gaza e massacrando la popolazione palestinese, Israele nei prossimi giorni potrà infatti sostenere di avere vinto la battaglia che si combatte nella striscia di Gaza ma avrà perso la guerra che si combatterà dopo. Una guerra che porta in se un terribile sdoppiamento schizofrenico perchè il governo israeliano dichiara di combattere Hamas ma in realtà sta facendo guerra ai palestinesi che saranno ancor più determinati ed uniti contro Israele e, per chi conosce il popolo palestinese, c'è da giurarlo sino alla morte.
E questo è solo l'inizio: l'aspetto più grave e compromettente per Israele è l'opposizione sempre più determinata, estesa e convinta dell'opinione pubblica, che sta reagendo alla fredda e determinata ferocia con cui è condotta la guerra da parte delle forze armate israeliane. In tutto il mondo occidentale si moltiplicano infatti le aperte manifestazioni contro questa guerra e si tratta di un vasto fronte di opinione pubblica, forze politiche e mezzi d'informazione. Senza contare il mondo arabo che, per ora, sta solo facendo i propri piani a riguardo, ma domani.... Il futuro si preannuncia perciò estremamente volatile per lo stato di Israele, con un effetto boomerang che aumenterà con il passare del tempo.
Infine non è da trascurare la voce delle Organizzazioni internazionali da cui continuano a provenire gravi accuse di crimini di guerra nei confronti della popolazione civile. Relativamente all'Onu, durante le tre ore di tregua destinate soccorsi umanitari, un convoglio è stato bombardato ed è stato bombardata una edificio- scuola delle Nazioni Unite che fungeva da rifugio ai civili per ripararsi dai bombardamenti in atto. Nei confronti della Croce Rossa Internazionale si sono verificati numerosi episodi di ostruzionismo e rallentamento, nel già ristrettissimo tempo concesso, dei soccorsi alla popolazione . La BBC inglese, uno dei più accreditati organi di informazione internazionali, ha raccolto fondate accuse di utilizzo di bombardamenti al fosforo sulla popolazione civile e di avere evacuato un gruppo di civili in un edificio che il giorno seguente e stato bombardato.
Allora chi sta con Israele? Oggi ci sono schieramenti ancora ben definiti ma domani la situazione sarà diversa e purtroppo saranno tempi duri per la pace.
ti consiglio di leggere anche il documento completo e molto partecipato di p. daniele moschetti
qui
http://www.socialidarity.org/da-gerusalemme-daniele-moschetti-da-leggere-e-meditare.htm