robybomber
2008-12-12 09:50:05 UTC
soffro da alcuni anni di depressione. Sono in cura da uno psichiatra con cui, insieme e nel corso del tempo, abbiamo verificato che la terapia farmacologica che mi fa star bene sempre, evitando anche le ricadute nei periodi stagionali piu’ a rischio, e’ l’Efexor, ovvero un farmaco SSNRI (inibitore selettivo di serotonina e noradrenalina).
In particolare assumo sempre 2 compresse da 75 mg. a rilascio prolungato al giorno.
Voglio precisare che nel corso di questi 10 anni, ho praticamente provato molti farmaci diversi (compreso il Cymbalta di ultima generazione), ma il migliore per me e’ senza dubbio l’Efexor.
Se procedo ad una riduzione del farmaco (cosa che ho provato piu’ volte per evitare il disturbo pesante sulla sessualità che mi provoca questo farmaco come effetto collaterale), prima o poi mi succede di “ricadere” nei miei sintomi (che poi sono i soliti stati ansio-depressivi di cui purtroppo molte persone soffrono).
Effetto collaterale che incide molto sulla qualità della mia vita, perchè oltre a non poter avere un rapporto sessuale completo (a me da anorgasmia), non posso quasi nemmeno avere uno “sfogo fai da te”.
So che esiste il “drug holiday” , ma purtroppo nel mio caso, per ripristinare il funzionamento sessuale in modo soddisfacente, mi ci vuole almeno una decina di giorni, che sono troppi.
Ovviamente ne ho parlato al mio psichiatra (di cui ho molta fiducia) e nel passato ha provato ad affiancare all’attuale terapia dei due Efexor, prima la Mirtazapina, poi il Sandomigran ed infine il Buspar, sempre con scarsi risultati.
In questi ultimi tempi (per cercare di capire come mai questi farmaci generano effetti collaterali cosi pesanti) mi sono dilettato a studiare un pochino il processo neuronale di sinapsi (pre e post) e il funzionamento dei tre principali neurotrasmettitori (Serotonina, Noradrenalina e Dopamina) : un argomento davvero molto vasto e complesso e probabilmente non ancora del tutto esplorato a fondo (difatti in alcuni casi ho trovato delle contraddizioni o comunque degli aspetti poco chiari).
Ho letto che i ricercatori hanno scoperto che gli SSNRI, cosi come gli SSRI , non si limitano ad influenzare i livelli cerebrali di serotonina e noradrenalina, , ma dirottano anche il segnale di un altro neurotrasmettitore, la dopamina, che può essere considerato il neurotrasmettitore del piacere. La cosa che un pò mi lascia perplesso è che essendo farmaci cosiddetti “selettivi”, non dovrebbero agire su altro.
Tra l’altro, a proposito di dopamina, uno psichiatra da cui ero in cura precedentemente mi aveva prescritto solo il Levopraid (che se non erro è un dopaminergico). Difatti in quel periodo sessualmente andavo ancora meglio del normale : quindi non penso sia un caso. Poi purtroppo però ero stato di nuovo male e quindi l’ho abbandonato.
Sempre tramite mie ricerche ho letto di un farmaco, il Bupropione, usato spesso per la dismissione del fumo di sigaretta, ma anche in campo anti-depressivo.
In particolare il Bupropione viene definito un NDRI (inibitore della ricaptazione della noradrenalina e della dopamina).
La differenza e’ che il Bupropione non inibisce in modo selettivo come invece fa l’Efexor che sto attualmente assumento.
Quello che chiedo è :
1) Intanto un parere su quanto ho scritto e se effettivamente l’Efexor può andare ad
alterare parzialmente (e non volontariamente !) la dopamina, che sembra essere
collegata al desiderio sessuale.
2) Come posso risolvere questo effetto collaterale lasciando inalterata la terapia ?
3) Il non essere selettivo dei farmaci NDRI cosa può comportare ? Un’ azione meno mirata e quindi meno efficace sulle cause del disturbo depressivo ?
4) Agire solo su noradrenalina e dopamina (NDRI) e non su SSRI, anche se in modo non selettivo, può essere lo stesso efficace per la mia depressione favorendo anche una normale attività sessuale ?
5) E` possibile assumere insieme Efexor e Bupropione a dosaggi opportuni ?
Ringrazio anticipatamente chi mi vorra' e potra' aiutare